ARTE E MUSICA, TRASPARENZA E ANTICORRUZIONE
Villa Borghese si anima grazie al festival culturale “Back to nature”
Dal 15 settembre al 13 dicembre, Villa Borghese ospita un interessante festival culturale: Back to Nature, all’insegna del dialogo fra arte e natura.
La manifestazione (diffusa promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale e Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali) coinvolge l’area del Parco dei Daini e di Piazza di Siena, fino al Museo Bilotti e al Museo Pietro Canonica e consiste in un percorso di installazioni di arte contemporanea, realizzato da artisti del livello di Andreco, Mario Merz, Mimmo Paladino, Benedetto Pietromarchi. Davide Rivalta, Grazia Toderi, Edoardo Tresoldi e Nico Vascellari, oltre all’intervento dell’Accademia Aracne su quattro alberi dell’area e al Wing Project degli Studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma nell’Ex Stabilimento dell’Acqua.
Un aspetto molto interessante della manifestazione è la collaborazione con il Conservatorio “Santa Cecilia”: è infatti prevista, per tutta la durata del festival, una serie di dieci concerti all’aperto, al tramonto di ogni sabato (unica eccezione domenica 20), di diverse formazioni e generi musicali, che saranno svolti attorno (talvolta all’interno) delle installazioni artistiche.
L’inaugurazione del 15 settembre, nonostante l’immancabile pioggerella estiva, ha riscosso un indubbio successo di affluenza e gradimento, complice anche la magia della cornice, amplificata dalle molteplici suggestioni, artistiche e musicali, dell’evento.
Ne abbiamo parlato con il curatore del festival, il noto storico dell’arte Costantino D’Orazio, e con il direttore del Conservatorio “Santa Cecilia”, Roberto Giuliani.
Qual è l’ispirazione del progetto?
D’Orazio: L’idea di creare una percezione diversa di Villa Borghese, portando nomi affermati dell’arte contemporanea a un pubblico più vasto, attraverso opere che esplorino il rapporto tra arte e natura.
Penso, ad esempio, a Nico Vascellari che ha realizzato un video molto potente per esaltare la forza, l’energia della Natura, all’installazione di Mario Merz, alla scultura in bronzo di Davide Rivalta, alla grande architettura creata da Edoardo Tresoldi, dove spesso si terranno i concerti…
L’aspetto curioso è che, nonostante non fosse originariamente previsto nel progetto un filo conduttore a legare le diverse opere, spontaneamente sono unite da una caratteristica comune: sono tutte trasparenti. Ciò permette di continuare a vedere gli alberi, la bellezza della Villa e della natura attraverso le opere, contemplando le opere.
In questo, spontaneamente, c’è il senso del nome del festival: Back to Nature, “Ritorno alla Natura”. Un ritorno che non deve essere aggressivo, ma armonico, fiero, trasparente.
L’obiettivo è anche quello di mostra come l’arte contemporanea non sia necessariamente ostica, respingente, destinata a pochi conoscitori.
In questo senso, abbiamo deciso di coinvolgere il Conservatorio “Santa Cecilia”, che proporrà dei concerti ogni sabato sera, al tramonto, a conferma di questo spirito accogliente e aperto.
I frequentatori abituali di Villa Borghese già stanno respirando questa nuova atmosfera.
Giuliani: A noi è sembrata un’ottima idea quella di ipotizzare con l’irrefrenabile Costantino una serie parallela di concerti, che si terranno il sabato in coincidenza con la presentazione delle diverse opere.
Nella prima serata è stato coinvolto l’Ensemble di ottoni del Conservatorio, diretto dal M° Del Monte, successivamente ci saranno diversi gruppi musicali, dalla Marching Band del dipartimento Jazz al Quartetto d’Archi “Delia” che suonerà musica classica e contemporanea, da Mozart a Philip Glass, il tutto però pensato per essere ambientato in una situazione relativamente nuova, per il Conservatorio, come quella dei concerti all’aperto. Continuiamo a tenere presente quanto diceva Toscanini, ovvero che all’aperto “si gioca solo a bocce”, però in questo momento pensiamo che questo non possa che arricchire l’esperienza dei nostri studenti, anche perché riteniamo la duttilità una caratteristica fondamentale della formazione di un musicista.
Com’è nata la scintilla di questa collaborazione?
D’Orazio: Risponderò in modo molto sincero: Villa Borghese è un parco quasi di quartiere, che interessa la zona dai Parioli al Centro Storico. Quindi, per prima cosa mi sono interrogato sulle possibili collaborazioni nelle zone limitrofe. A quel punto, la vera scintilla è scattata con Roberto Giuliani, una persona straordinaria per la sua capacità di raccogliere le sfide con energia e grande dedizione. Sono fermamente convinto che la storia dell’arte nasca dalle persone, dalle relazioni fra le persone. In questo caso, è stato un felice incontro tra persone che ha ci ha consentito di realizzare questo progetto.
Giuliani: Dopo il servizio sul Conservatorio realizzato per AR Frammenti d’arte, la sua bellissima trasmissione televisiva, Costantino si è innamorato di “Santa Cecilia”, come spesso accade a chi lo visita e ne ascolta i suoni, e abbiamo iniziato una collaborazione particolarmente proficua in questo momento: infatti, oltre alle consonanze estetiche e progettuali, le esposizioni all’esterno di opere contemporanee si sposano con la nostra necessità di riavviare la produzione concertistica in un periodo così complesso come quello attuale, date le severe restrizioni sugli eventi dal vivo. E’ stato poi facile per noi scegliere, all’interno della vasta possibilità offerta dai numerosi ensemble del Conservatorio, formazioni che potessero esibirsi all’aperto, attorno e nelle opere esposte a Villa Borghese.
Sono concerti, nella maggior parte dei casi, affidati ai nostri migliori diplomati e diplomandi. Si tratta di formazioni composte, inoltre, da studenti provenienti da diverse realtà culturali. Il Conservatorio “Santa Cecilia” è uno dei conservatori più internazionali del mondo, abbiamo studenti da trentaquattro nazioni, da tutte le parti del pianeta. Questo per noi è importante perché riteniamo che l’incontro di culture diverse, non solo a livello musicale, sia un ottimo esempio di conoscenza, convivenza e compenetrazione. Ogni musicista sa quanto si debba essere attento all’altro durante una performance, e questo plasma un comportamento diverso, più responsabile verso gli altri.
Con l’occasione, volevo chiedere al direttore Giuliani: il Conservatorio “Santa Cecilia” ha una attività di altissimo livello nazionale e internazionale, e ha lanciato un numero notevole di progetti meritori (non ultimo RESQ – People saving people https://www.conservatoriosantacecilia.it/progetto-resq-people-saving-people/). Eppure, recentemente, sul sito Micromega on line è stato sferrato un attacco molto pesante all’attuale gestione, a cui è seguita in risposta una calorosa lettera di sostegno di oltre cento docenti dell’istituzione. Come mai accade questo?
Giuliani: Probabilmente per una grande operazione di trasparenza amministrativa che è stata portata avanti fin dall’inizio del mio insediamento, da me e dai miei collaboratori: è stato approvato il Piano triennale anticorruzione, si è relazionato al Ministero sulle operazioni dubbie condotte in precedenza, sono stati messi a bando pubblico posti che prima venivano assegnati in maniera discrezionale, sia per gli orchestrali che per gli amministrativi, è stato reso più trasparente il bilancio, sono stati vinti progetti europei per oltre un milione di euro, moltiplicate le occasioni concertistiche per i ragazzi ecc., sono stati attivati insomma una serie di meccanismi, che dovrebbero essere normali per una istituzione pubblica, soprattutto col peso di immagine e di rappresentanza dell’Italia all’estero che può avere il Conservatorio “Santa Cecilia”. Questa operazione chiaramente non ha trovato corrispondenza in tutti, in particolare modo in chi godeva di precedenti privilegi. Come talvolta accade nell’amministrazione italiana, in questi casi si incontrano delle forti resistenze, e magari qualcuno che non ha il coraggio di combattere a volto scoperto, passa un testo “avvelenato” a un giornalista tanto compiacente quanto poco scrupoloso, oppure si avventura in una denuncia temeraria, o lavora per inserire sabbia negli ingranaggi. La testata e l’autore dell’articolo menzionati sono stati comunque citati in giudizio per 50.000 euro di danni all’immagine, perché ritengo sia stato un attacco grave e infondato. Tutto ciò purtroppo è quasi normale in un Paese come l’Italia: se vuoi fare pulizia, è logico aspettarsi dei contraccolpi. Credo sia grave però che si danneggi l’immagine del Conservatorio e si faccia perdere tempo prezioso a chi cerca di guidarlo nel migliore dei modi; ma, come avrete potuto notare stasera, questi ostacoli non rallentano di certo la mole di progetti che continuamente vengono lanciati e portati felicemente a termine, grazie alla qualità dei nostri Maestri e dei nostri studenti.
(19 settembre 2020)
Il Conservatorio “Santa Cecilia” risponde a “MicroMega on Line”
Alcuni giorni fa è apparso in evidenza, tra le notizie che circolano in Internet, un articolo che riguardava la nostra Istituzione, pubblicato dalla rivista «Micromega on line», a firma di Anna Angelucci. L’articolo, dal titolo “Il Conservatorio Santa Cecilia di Roma quando l’emergenza non è solo sanitaria”, conteneva una serie di pesanti critiche alla Direzione dell’Istituzione che, di conseguenza, riteniamo rivolte anche a noi Docenti. Vorremmo esprimere a questo proposito la nostra profonda indignazione e nel contempo la solidarietà nei confronti del Direttore e del Consiglio Accademico.Tale articolo presenta un evidente deficit di informazioni precise, assumendo, oltretutto, un tono manifestamente fazioso, che finisce col ferire tutti coloro che partecipano alla vita di questa Istituzione. Durante l’attuale gestione, la didattica, le produzioni artistiche e le collaborazioni internazionali sono significativamente cresciute di quantità e di qualità, guadagnando apprezzamenti da parte di innumerevoli soggetti: dalle Istituzioni dello Stato alla critica musicale, dai media a numerosi organismi sovranazionali. La Direzione del Conservatorio, con la mira di garantire la sicurezza sanitaria e assicurare la continuazione dell’azione didattica, ha adottato misure (frutto di attente riflessioni e dell’osservanza delle direttive ministeriale e governative) rivelatesi, ogni volta, puntuali ed efficaci. Le notizie che sono state riportate nell’articolo — secondo le quali la didattica e gli esami avrebbero subito un forte rallentamento a causa di diverse inefficienze — sono completamente prive di ogni fondamento e, quindi, non rispondenti pienamente allo stato reale delle cose. In questo momento — nel quale si riscontrano oggettive difficoltà per tutto il comparto dell’istruzione nei diversi ordini e gradi — il Corpo docente sta spendendo tutte le energie possibili, utilizzando la DADF (didattica a distanza forzata), per far sì che gli studenti non vengano danneggiati nelle loro aspettative e nelle loro scadenze. Lo sta facendo malgrado la lezione di esecuzione musicale — come forse non è noto alla maggior parte dei lettori degli organi di informazione cartacea — risulti particolarmente difficile e onerosa; è ben noto, ormai, come l’ampiezza della banda, la limitatezza dei dispositivi di connessione e di ripresa del suono siano solo due dei fattori tecnici che pesano sulla qualità della didattica, rispetto ai quali né il Conservatorio né gli studenti possono intervenire. Inoltre, è necessario sottolineare il fatto che molti esami debbano necessariamente essere svolti in presenza, dato che la modalità online non consente di verificare tutti i parametri esecutivi per mettere in grado la commissione di esprimere una valutazione obiettiva. È stato stilato (a seguito di un pesante lavoro organizzativo) un calendario di prove pubbliche (tali, secondo gli ordinamenti vigenti, devono essere quelle previste a compimento dell’intero ciclo di studi), che comporta una serie complicatissima di operazioni a salvaguardia della salute, che si attengono scrupolosamente alle direttive ricevute dalle AA.SS. Le sessioni di esame sono iniziate, così come il complesso lavoro di verbalizzazione telematica; tutto sta procedendo per il meglio, grazie anche al competente impegno del personale amministrativo e ausiliario che per l’intero periodo di confinamento ha costantemente lavorato in smart working. Gli studenti hanno perfettamente compreso le difficoltà e i problemi che tale situazione ha imposto e, possiamo assicurarlo, si sono schierati, senza esitazioni, al fianco del Corpo docente, malgrado alcuni di loro abbiano recentemente manifestato sentimenti di contrarietà (perfettamente comprensibili, dato il momentaneo stato di disagio); pur rispettando la loro posizione, i Docenti firmatari della presente ritengono che tali rimostranze provengano da un’esigua minoranza e, certamente, non rispecchino, con la dovuta obiettività, lo scenario in cui attualmente opera il Conservatorio. Ci auguriamo, pertanto, che nel futuro il prestigioso periodico «Micromega on line» — anche nel delicato e legittimo intento di dar voce a tutte le posizioni presenti nel Conservatorio di Roma — presti maggiore attenzione nel verificare le fonti da cui ricava le sue informazioni, appurandone meticolosamente la loro veridicità e, per quanto possibile, eviti di esercitare la propria attività giornalistica in assenza di contraddittorio. Il luminoso passato del Conservatorio Santa Cecilia e il ruolo che esso attualmente riveste nel campo dell’Alta formazione musicale meritano di essere apprezzati, anche attraverso l’importante contributo della stampa.
Questa lettera aperta è stata al momento firmata dai due terzi dei professori del Conservatorio, e l’afflusso delle firme continua:
Alberto Galletti, Antonella Lunghi, Stefania Gianni, Maurizio Massarelli, Maria Luisa D’Alessandro, Cinzia Gizzi, Maria Palmulli, Claudio Curti Gialdino, Roberto Antinolfi, Lea Pavarini, Roberto Ciafrei, Kaethe Shore, Barbara Vignanelli, Pietro Leveratto, Elisabetta Pacelli, Michelangelo Galeati, Paolo Capirci, Fabio Zeppetella, Giovanni Velluti, Laura Mattei, Franco Antonio Mirenzi, Antonio D’Andrea, Stefano Bracci, Giuseppe Crosta, Roberto Galletto, Franca Ferrari, Amelia Felle, Carmen Staffieri, Remo Zucchi, Angela Naccari, Rosalba Russo, Maura Pansini, Michela Sburlati, Andrea Masini,Cinzia Damiani, Alberto Meoli, Massimiliano Pitocco, Anna Maria Ferrante, Maurizio Gabrieli, Alberto Pavoni, Claudio Di Segni, Giovanni Maria Varisco, Federico Del Sordo, Simonetta Camilletti, Francesco Leonardi, Stella Quadrini, Carlo Desideri, Emanuella.Salucci, Monica de Matteis, Claudio Dall’Albero, Antonella Ceravolo, Franz Albanese, Emanuela Longo, Ugo Gennarini, Stefano Mastrangelo , Ida Iannuzzi, Marco Fiorini, Antonella Perini, Leonardo De Angelis, Paola Serafino, Roberto Cavalli , Riccardo Riccardi, Francesco Baldi, Carla Conti, Maria Giuliana Tucci, Daniele Roccato, Marco Cimagalli , Carla Marcotulli, Aniello Pinto, Alessandra Torchiani, Riccardo Belpassi, Sandro De Blasio, Alessandro Valentini, M.Francesca Agresta, Gianfranco Lupidii, Umberto Scipione, Marialaura Proietti Salvatori, Mariano D’Amelio, Nello Narduzzi, Teresa Chirico . Antonio Valente, Cesare Scarton, Gianni Scaramuzza Fabi, Francesco Del Monte, Paola Tardiola, Dante Cianferra, Orazio Vicari, Alessio Sebastio, Romolo Tisano, Stella Parenti, Fausto Spirito, Gianfilippo Pocorobba, Alessandro Cusatelli, Francesco Caturano, Cecilia Campa, Bruno Re, Andrea Damiani, Maurizio Ciampi, Rocco Devitto, Nicola Colabianchi.